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Mollo tutto e...


Insomma, che diavolo avrà mai in mente questa sciagurata che trascura il blog da mesi? Pronti?
Io e Andrea facciamo fagotto, diciamo addio alla triste vita forlivese e diventiamo WWOOFER. 
Chi di voi sa cos'è il WWOOF alzi la mano! Voi altri, inforcate gli occhiali: 

World-Wide Opportunities on Organic Farms (WWOOF Opportunità globali nelle fattorie biologiche) è un'organizzazione che mette in contatto le fattorie biologiche con chi voglia, viaggiando, offrire il proprio aiuto in cambio di vitto e alloggio. Questo permette a persone che vivono realtà urbane o hanno vissuto in campagna nel proprio paese di toccare con mano l’esperienze di vita e la scelta dell’agricoltura biologica nel proprio paese o all’estero.

Vi ho scioccati eh? Ma chi io? Quella che lava i piatti con i guanti? Quella a cui fanno schifo i peli nella doccia? Ebbene sì. Tutta colpa di Casper, è stata lei a dirci di questa associazione di volontariato (ha fatto un paio di esperienze in Italia) raccomandandoci di dare uno sguardo al sito. Tempo 24h eravamo già tesserati. Ci abbiamo pensato bene? SI. Abbiamo paura? NO. Siamo sicuri sicuri? AL 100%. Siamo impazziti? Forse. Il nostro obiettivo è fare un paio di esperienze in Italia per capire se questa realtà fa per noi per poi andare all'estero e approfittare così di migliorare la nostra conoscenza dell'inglese. Che credevate che mi svegliavo una mattina e decidevo di andare a fare del bene agli sconosciuti così, aggratis? Ovviamente no! Tutto è partito dalle sconfortanti offerte di lavoro e dell'ottima conoscenza dell'inglese blablabla che non possediamo. Wwoof non significa vacanza (ci tengono a sottolineartelo mille volte. Ok, ok, ho capito!) quindi, almeno per quanto mi riguarda, le testate al muro non mancheranno. 
I 'voglio tornare a casa, voglio la mamma, voglio il mio letto, ho i calli alle mani, ho le unghie nere, voglio il mio water' saranno all'ordine del giorno (almeno fino a quando Andrea non mi fa scomparire misteriosamente in una buca) quiiiiiiindi restate su questi schermi anche solo per il gusto di percularmi e dirmi 'te l'avevo detto, sei la solita avventata'. MUHAHAHAH
Però ecco, allo stesso modo due anni fa ho deciso di diventare vegana e posso garantire di non essermi mai pentita. Io sono così: se ci penso troppo alla fine rinuncio, se parto in quarta mi do la carica via via. Mi chiamavano la donna diesel. Dovesse andar male, giro i tacchi e torno a casa (sì?!). Cosa che se avessiifatto anni fa, a quest'ora non sarei laureata. Quindi, con la giusta dose di ottimismo difficilmente non porto a termine i miei obiettivi. L'obiettivo questa volta qual è? Conoscere gente nuova, metterci alla prova in una realtà così diversa da quella a cui siamo abituati, conoscere i segreti dell'agricolura biodinamica, sinergica e del metodo Fukuoka. Bè certo, mica pizza e fichi. Le cose o si fanno bene o non si fanno :)

Dal 31/3 al 13/4 saremo ospiti in un'azienda agricola abbruzzese (con i controca**i, aggiungo io). Lo so, giochiamo sporco, iniziamo con qualcosa di soft giacché di certo non mancheranno le occasioni di dormire sulla paglia (e lì mi sentirò tanto Heidi con le lenzuola tronfie sulle balle di fieno). L'altro giorno siamo andati a comprare i nostri stivali da lavoro e alla cassa mi sembrava di aver posato un paio di Louboutin. 
Giusto per farvi capire l'entusiasmo che ci metto (e i castelli in aria che mi faccio). Ovviamente vi aggiornerò giorno per giorno (spero che non mi mettano ai lavori forzati e che non mi si spezzino le dita!) sulla pagina fb del blog e chissà che non venga voglia anche a voi. La vita è una, no? 
Non vi dico il mazzo che si sta facendo Andrea per contattare le aziende all'estero (sapeste quante) sebbene ricercare solo aziende vegane non è poi così difficile, serve solo taaaanta pazienza. 

Dal 5/5 al 20/5 saremo invece in un'azienda pisana emiliana (Pasqua me la faccio a casa mia, concedetemelo! Ho due genitori disperati da confortare) tra le colline toscane a curare orti, giardini e case di paglia. Dal 21 si riparte con la storia del trasloco e degli scatoloni. Aiutooo!

Ma non è finita qui, dita incrociate per noi perché a Giugno (fateci l'in bocca al lupo) potremmo prendere l'aereo e dopo circa 36ore arrivare a.......


p.s. ah sì, dimenticavo di dirvi che ho dei meravigliosi stivali viola. Viola ragazzi miei. Chevvelodicoafare.

V-DAY

Mi sono laureata (l'ho già detto?). Il mio incubo universitario è finito alle 14.50 di una giornata piovosa, in una triste cittadina romagnola. Gli unici momenti che meritano di essere menzionati sono: l'arrivo di mio fratello (e con esso il mio cuore colmo d'amore e gioia), della mia amica Nina (e anche qui il mio cuore è stato messo a dura prova) e l'istante in cui - non ricordando chi fossi, dove mi trovassi e cosa ci facessi lì impalata come una giraffa in rigor mortis - ho sentito le campane e gli uccellini cantare mentre qualcuno vestito da Batman pronunciava il mio nome seguito da 'la proclamo Dott.ssa in Economia e Commercio'. 
E' andata più o meno così. Il resto ve lo risparmio. Vi dico solo che a testimonianza di quanto la gente mi voglia bene e mi conosca sono stata omaggiata dei fiori più disparati (e io odio i fiori, fine della storia). Sono una persona coerente e la mia vita non si è risparmiata neppure nel giorno più atteso della mia tormentata carriera universitaria. Give me five, Karma.


Nei giorni seguenti, la domanda più quotata è stata certamente ''e ora cosa farai?'' a cui ho risposto ''un po' di cazzi miei, tu quando cominci con i tuoi?''. Come se non avessi diritto alla nullafacenza, come se dovessi prendere immediatamente la zappa e mettermi a spalare me.lma. Sono rinchiusa nel mio bozzolo (c'è il wifi ed è grazie ad esso che riesco a restare aggiornata e a scrivervi) in attesa di diventare una farfalla, direbbe Paris Hilton. 

Forlì proprio nel momento in cui decido di abbandonarla decide di inserire nella mia vita un nuovo personaggio (sono del parere che il Karma giochi a The Sims, che tutta la vita lo sia in fondo, no?): Casper. Casper vive a 5 metri dalla mia porta ed è una ragazza che ha mille impegni ed altrettante idee. Eventi in cui ho, senza discrezione alcuna, deciso di imbucarmi. Ne consegue che durante la settimana ci sono diverse serate a tema (niente di frivolo e io amo il 'niente di frivolo'), c'è solo l'imbarazzo della scelta e gli unici requisiti richiesti sono: tempo libero e tanta curiosità. Ci sto. 
Ho tutto. Quando si va? Cosa si fa? A che ora? Casper è una ragazza interessante e con diversi aspetti in comune ai nostri (sì, ci ho trascinato anche Andrea, inizialmente scettico). 
E' sempre molto entusiasta quando le comunico che ci saremo e ricordo di essermi liquefatta quando la prima volta mi ha risposto con 'non vedo l'ora, finalmente facciamo qualcosa insieme'. Capite vero? C'ero alla proiezione di Werner Herzog, al seminario sul turismo responsabile, alla cena della Sharing Economy. Insomma, solo cose impegnate noi. 
E io amo le serate impegnate, il posto al pub ve lo lascio volentieri. Martedì ho un impegno, giovedì ho un impegno, nel fine settimana idem. 
Ahhhhh, io amo tutto ciò, amo le persone che mi arricchiscono, che mi fanno venir voglia di alzarmi dalla sedia, indossare il cappotto e vivere. Amo le persone che hanno carattere, che fanno promesse e le mantengono, che sanno riconoscere l'amore vero da quello malato, che non stanno tutto il giorno a piangere e lamentarsi per poi commettere gli stessi errori, sempre, ripetutamente e ti viene voglia di dire 'ma vaffanc*lo, ho solo perso tempo'. Amo le persone che hanno il coraggio di cambiare, di mettersi in gioco, di rischiare.

Forlì mi spiace, la nostra relazione sta per giungere al termine, ti ho concesso ore, mesi, anni per darmi un segno; anni in cui mi sono sentita vuota e inutile in una città che non aveva nulla da offrirmi. Sei proprio stronza, Forlì. E sai che c'è? C'è che probabilmente mi mancherai. Vaffanc*lo.







Casper avrei tanto voluto conoscerti prima. Siamo in gamba, io e te.
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