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Bloody kitchen #2

Attenzione: il post non ha l'intenzione di accusare nessuno, mi limito a far luce su questioni ingiustamente trascurate. E' pertanto sconsigliato a coloro che pensano li stia giudicando assassini e ignoranti. [fatto realmente accaduto]

Il secondo argomento di questa rubrica riguarda il consumo di uova e tutto ciò che concerne la nascita, la crescita e la morte di polli da carne e galline ovaiole.
Ricordate il film d'animazione ''Galline in fuga''? E' uscito nelle sale nel giugno del 2000 e si è classificato tra i film più visti in quell'anno. Notevole è la somiglianza tra l'ambientazione del pollaio e il campo di concentramento di Aushwitz. Tuttavia, credo che genitori e bambini non abbiano compreso il vero messaggio del film, prendendo il tutto come la classica favoletta che inizia e termina sullo schermo, che vale i cinque euro del biglietto, che ci fa a tratti sbellicare dalle risate. Quante coscienze pensate che abbia smosso? Io un' idea ce l'ho.

Ma veniamo a noi. L’uovo apporta una buona quantità di proteine (12,4 g/100 g), ma è ormai largamente dimostrato che per una salute ottimale è necessario ridurre drasticamente o eliminare del tutto l’assunzione di proteine animali, ricche di aminoacidi contenenti zolfo e quindi acidificanti (per la spiegazione: bloody kitchen #1). 
La dieta moderna è invece eccessivamente proteica, con conseguenze negative per la salute a breve e lungo termine. L’uovo è composto per il 70% da grassi, di cui molti saturi, ed è un concentrato di colesterolo (da 250 a 371 mg/100g), sostanza già prodotta dal nostro organismo e che non è assolutamente necessario introdurre con la dieta. Assumerne in più, soprattutto insieme ai grassi saturi, aumenta il rischio di arteriosclerosi e quindi delle malattie cardiovascolari, cerebrovascolari, circolatorie e altre malattie croniche.

C’è poi da considerare il rischio di contaminazione da Salmonella, a causa della porosità dell’involucro esterno dell’uovo, delle condizioni igieniche degli allevamenti e della qualità delle catene produttive. In definitiva, si consiglia di eliminare o ridurre fortemente il consumo di alimenti ad alto contenuto di colesterolo e grassi saturi, come lo sono i prodotti di origine animale, e aumentare il consumo di alimenti di origine vegetale, privi di colesterolo, oltre che a bassissimo contenuto di grassi saturi (eccezion fatta per gli oli tropicali come quello di palma e cocco).

Lato etico
Molte persone credono che la produzione di uova non comporti crudeltà o morte di animali, ma la realtà non è questa. Per avere delle galline ovaiole sono necessarie uova fertili. Dalla metà di queste nasceranno però anche pulcini maschi, che diventeranno o galletti allevati per essere macellati dopo pochi mesi (polli “broiler”) oppure uccisi immediatamente con il gas o la triturazione (ancora vivi). Quindi per ogni gallina che produce uova, c’è un galletto che “vive” in un allevamento intensivo o che è già stato ucciso. 
Ogni anno in Gran Bretagna vengono uccisi 35 milioni di pulcini di un giorno di vita, usati poi come fertilizzante oppure interrati.
Ma un destino persino peggiore attende le galline allevate in batteria: sono loro a produrre la stragrande maggioranza delle uova usate nei prodotti dolciari, nella pasta ecc. Vengono ammassate in piccole gabbie di ferro insieme ad altre 9 galline: ad ognuna è concesso uno spazio di movimento paragonabile ad una scatola da scarpe (pensate ad un foglio A4); la gallina non riesce neanche a spiegare le ali e vive costantemente immobile. 
Esse sviluppano una grave forma di osteoporosi dovuta all’imprigionamento, rimangono così paralizzate e muoiono di fame e sete a pochi centimetri dal cibo e dall’acqua.
Ad un giorno di vita alle galline viene tagliato il becco, per evitare che si becchino a vicenda. 
Questo viene rifatto a sette settimane, in quanto il becco può sempre ricrescere. 
Il taglio del becco causa forti dolori cronici ai poveri animali, paragonabile al taglio di un arto, e l’insorgere di malformazioni. 
La gallina non sarà più in grado di mangiare, bere e lisciarsi le piume in modo normale.

La totale mancanza di luce solare, unita ad una dieta inadatta, induce in questi animali numerose carenze: segni visibili sono i colori smorti delle creste e il pallore delle zampe.
La crescita incontrollata delle unghie porta spesso le galline ovaiole ad impigliarsi nelle maglie della grata metallica su cui si poggiano, portando a lussazioni e fratture. Il contatto continuo con gli escrementi induce infezioni agli arti inferiori. Tutto ciò non viene mai curato dagli allevatori, la morte di alcuni individui incide poco sui grossi numeri della produzione, né viene presa in considerazione la sofferenza di questi animali. Negli allevamenti si trovano spesso animali agonizzanti, incapaci di reggersi sulle zampe e scossi da spasmi.

Non appena le femmine diventano adulte, vengono messe nei capannoni con luce flebile: buio totale per 24 ore al giorno, 7 giorni su 7, per 2-3 settimane. 
Sono alimentate con una dieta molto povera, quasi da fame. Alla fine di questo periodo le luci vengono accese, 20 ore al giorno, per convincerle che è primavera, e passano ad una dieta proteica, in modo che comincino a deporre le uova: ne hanno fatta una scienza, in modo da poter fermare e avviare questo processo a loro piacimento. Controllando luce, mangime e tipo di alimentazione, l’industria può costringere le galline a deporre uova tutto l’anno. 
Le galline, quindi, arrivano a deporre oltre 300 uova l’anno, ossia 2-3 volte quante ne produrrebbero in natura. Dopo il primo anno di produzione le uccidono: l’industria ha stabilito che è più economico macellarle e ricominciare da capo che tenere galline che depongono meno uova.
Aprite gli occhi: queste pratiche spiegano perché al giorno d’oggi la carne di pollo e di tacchino è così economica.

A coloro che pensano che tutto questo non riguarda le galline allevate a terra, sto per dare una spiacevole notizia: l’etichetta “allevato a terra” o “allevato in libertà”, che si applica alla carne e persino al pesce (tonno in libertà??) è una stronzata. 
Per definirli tali devono avere accesso all’esterno, ma in realtà si tratta di capannoni che contengono 3000 polli, con una porticina che dà su un fazzoletto di terra 2 metri per 2; la porticina è sempre chiusa, salvo eccezioni. Molto spesso le uova deposte da galline allevate in modo intensivo (l’una sull’altra in grossi capannoni, si calpestano per dormire o raggiungere il cibo) sono etichettate come “allevate a terra”, ma in realtà vuol dire semplicemente che le galline non sono in gabbia: vengono quindi debeccate, assumono farmaci e macellate in modo crudele come tutte le altre. Le uova biologiche (non sempre) garantiscono maggiori tutele per il benessere e la salute degli animali, ma ciò non toglie che spesso quest’etichetta è applicata in maniera inappropriata: in assenza di severi controlli, infatti, la dicitura “biologico” è erronea ed abusata. Ciò vi stupisce?

Questo non toglie che, modalità di crescita a parte, la morte e la crudele selezione, le riguarda tutte allo stesso modo: pertanto la macellazione è un passaggio obbligato nel momento in cui diventano poco produttive. E non ne è esente neanche il celebre contadino che alleva e macella a suon di carezze i suoi adorati animali (perché è questo che vi dicono, no?) e che dei pulcini maschi non sa che farsene, la vecchina sotto casa dal quale acquistiamo le nostre uova certi di fare del nostro meglio. In sintesi: per ogni gallina ovaiola acquistata dal contadino, un pulcino maschio è stato ucciso perché improduttivo e scomodo. Vi è mai capitato di vedere un solo gallo tra tante galline?

Non tutti i polli devono sopportare le gabbie di batteria. I broiler, polli da carne (contrapposti alle ovaiole), sono fortunati: possono avere anche 9 decimetri quadrati. 
Questo vale solo per le carni americane ed europee. Grazie a tecniche di manipolazione genetica, sono indotte a crescere più del doppio in meno della metà del tempo: un tempo avevano un’aspettativa di vita di 15-20 anni, oggi vengono macellati verso le 6 settimane.
E’ chiara quindi la fine che fanno i pulcini “non da carne”? I cosiddetti “inutili”, o meglio, “improduttivi”, finiscono su una piastra elettrificata, alcuni vengono gettati in grossi contenitori di plastica, i più deboli vengono calpestati e spinti sul fondo, dove soffocano lentamente.
I più forti soffocano lentamente in cima. I più sfigati finiscono triturati vivi. 
E' quindi impossibile dire quali animali siano più o meno fortunati.


E se pensate che quanto ho scritto finora riguardi casi isolati e metodi non più in uso, lontani anni luce dalla realtà più vicina a noi, vi invito a vedere questa serie di brevi (e eloquenti) video: caponni della ditta Bruzzese, per i più scettici il servizio del tg1, un esempio di allevamento intensivo, orrori in batteria, sterminio di polli e galline,

“Crudele? Dipende dalla tua definizione di crudeltà” J.Foer

Per le pasticcere che seguono il mio blog, ho una fantastica notizia: potete facilmente sostituire le uova nella preparazione dei vostri dolci preferiti, essendo queste utilizzate per facilitare la lievitazione e per legare gli ingredienti. Fecola di patate, maizena, latte di soia in polvere, banane, semi di lino e sciroppo d'acero accorreranno in vostro aiuto.
Potete consultare questa pagina per avere maggiori dettagli.

Vi invito a riflettere e a dirmi cosa ne pensate, liberamente. Vi consiglio il libro ''Se niente importa, perché mangiamo animali?'' di J. Foer, dalla quale ho estrapolato alcune di queste informazioni. La lettura di questo libro è stata illuminante per me e per tutti coloro che hanno scelto di essere vegan.

44 commenti:

  1. Io leggendo 'ste cose mi chiedo ancora come faccia certa gente a criticare così fortemente la caccia pur abbuffandosi di carne comprata al super mercato che arriva dagli allevamenti intensivi. Sarà meglio un animale morto e mangiato che ha vissuto la sua vita come doveva e che è morto perchè cacciato (come natura vorrebbe) rispetto a uno che non ha mai visto la luce del sole no?
    Poi vabè, penso tu sia contraria ad entrambe comunque no?

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    1. Davvero! Quella categoria di gente è la peggiore. Solo perché l'uccisione non avviene per mano loro, pensano di essere dalla parte del giusto.. non sai con quanti mi trovo a parlare ogni giorno, che non sanno controbattere a quello che dico e mi liquidano con 'vabbè di qualcosa si dovrà morire'. Capisci? Tanti, troppi. E meno male che siamo dotati di consapevolezza, capacità di scelta e ragionamento.
      Guai a far notare loro qualcosa, puntano subito il dito dandomi della saccente, esperta nutrizionista. ;)

      Tuttavia puoi ben immaginare la mia posizione attuale (ripeto: prima ero ingenuamente all'oscuro di tutto ciò e oggi mi meraviglio di come non mi sia mai posta il problema. Leggere, guardare, informarsi SERVE.)

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    2. Assolutamente, serve sempre informarsi! Poi c'è da dire che a tanti (me compreso) ''piace'' tapparsi occhi e orecchie perchè non possono fare a meno di mangiar carne. Ci si potrebbe impegnare a controllarne l'origine prendendo quella di allevamenti ''moralmente accettabili'', ma anche lì ci vuol tempo e informazione. Molto più comodo buttar giù quel che trovi. E lo dico io che sono fra questi purtroppo. Però... Poco da fare, siam quasi tutti così è vero. :(

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    3. Apprezzo la sincerità. Ogni opinione è ben accetta. Forse un giorno guarderai con occhi diversi quelle immagini e ti si smuoverà qualcosa...ognuno ha i suoi tempi...il suo percorso :) tranquillo

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  2. Hai perfettamente ragione! Io mi chiamo fuori dalla faccenda pure se mangio uova perché ho le mie galline e mangio solo le loro uova. Quando sono in periodo di pausa, o d'inverno quando fa freddo, o nel periodo della muta, faccio a meno di mangiarne, mi rifiuto di mangiare uova di galline allevate in batteria! Oppure c'è sempre l'opzione di andarle a comprare dal contadino, che di solito le tiene libere... almeno dalle mie parti così fanno. Il problema del pulcino non me lo pongo visto che non ho il gallo (quello rompe, meglio evitarlo). Per quel che riguarda la caccia, rispondo a CervelloBacato (bel nick): sì, potrei essere d'accordo, non fosse che la maggior parte degli animali cacciati è vissuta in allevamento fino alla settimana prima. Non è che la lepre o il fagiano che uno va a cacciare sia nato nel bosco, eh, è nato in allevamento tanto quanto il coniglio da carne. Quindi non è la lotta pari che c'è tra pescatore e pesce (se abbocca, bene, se no hai buttato una giornata per niente), è la lotta che c'è tra la lepre un po' folpa e il cacciatore che va per spararle: la lepre (folpa) vede il cacciatore e non pensa "mo' questo mi spara": pensa "mo' questo mi porta da mangiare", e di solito non scappa neanche, quindi il cacciatore la piglierebbe anche se invece che di fucile fosse dotato di fionda. Tieni presente che ho abitato in una zona dove purtroppo la caccia era libera, quindi so. So anche che i fagiani mi volavano nel pollaio e mia madre li prendeva su a mani nude (non per mangiarli però), che la lepre in questione mi depredava il fieno dei cavalli e una volta l'ho trovata a dormire nella stalla quando il cavallo non c'era... Sì, insomma, bestie selvatiche. Nate e cresciute in batteria e mollate il giorno prima di essere ammazzate. E quando il cacciatore (più folpo della lepre) non riesce a prendere il fagiano, che fa? Se ti va male, ti impallina una gallina. E' capitato spesso. Quindi io sono contro la caccia, e perché i cacciatori sono educati come degli hooligans, e perché sparano a bestie allevate in batteria più o meno come i polli da uova. Scusa Emy se sono andata OT, ma non hai idea di cosa i cacciatori siano riusciti a combinare in casa mia in dieci anni, robe da spaccargli il fucile giù per la schiena!

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    1. macchè OT, Fiona. Anzi, io sta cosa non la sapevo: mi dici quindi che gli animali allevati fino al giorno prima, vengono liberati nel bosco per dare il via alla caccia??? Sul serio? E che guadagno ottiene l'azienda che li ha allevati? Voglio dire, non è controproducente? Guadagnerebbe di più portando quelle lepri al macello per poi finire sulle tavole di chissà chi, no?

      Andrea, sapeva che questa pratica è fatta SOLO IN ALCUNI LUOGHI e non è pratica diffusa. Suo nonno cacciava i cinghiali selvatici e non quelli allevati, idem per fagiani e tortore. Tu smentisci? Sono basita.

      Per quanto riguarda le tue galline, mi dici quindi che muoiono di morte naturale e non le ammazzi per cucinarle? Ciò non toglie comunque che dietro la vendita della tua gallina c'è stata la morte di altri pulcini. E tu puoi dirmi 'vabbè ma non ci penso'. E' già notevole che tu le tratti con amore e non le ammazzi :)
      Ripeto quindi che prenderle dal contadino (che ha un numero limitato e le tratta con cura) non è garanzia del fatto che queste non muoiano per mano dell'uomo. Anzi. E' così.

      Ad ogni modo, le uova si trovano anche in prodotti confezionati (vedi torte, vedi pasta all'uovo, vedi rustici che ti rifilano agli aperitivi, alle feste, nella maionese..), mi dici quindi che ti astieni dal consumare tutto ciò perché sai cosa c'è dietro?

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    2. Ti rispondo in tre parti!
      ALlora: prima cosa il discorso caccia: credo che i contadini vendano questi animali, non so bene come funzioni, comunque ho la certezza intanto per via dell'atteggiamento (cioè, sono semi domestici, pensa te prendere un fagiano in braccio!), poi comunque ho visto gli allevamenti di lepri: sono tali e quali quelli dei conigli, ne' più ne' meno. Probabilmente in altre regioni si usa diversamente, sicuramente per i cinghiali non vale, ma qui nel Veneto e specialmente nella mia provincia è così. Bello schifo.
      Seconda: le mie galline sono in tutto e per tutto animali da compagnia: quando sarà arrivato il momento che smetteranno di fare l'uovo, ma penso verso i cinque anni perché fanno circa 100 uova l'anno al massimo, faremo il pollaio-pensione, così potranno vivere la loro vita in pace. Su quello che dici hai ragione, nel senso che queste le ho prese al consorzio e penso sia così, però è anche vero che c'è bene chi le alleva solo per venderle ai contadini, sono animali che non sono adatti all'allevamento in gabbia (sono più grosse di quelle da gabbia, lo so perché anni fa ero andata a vedere un allevamento intensivo e ho visto la differenza), purtroppo anni fa avevo migliaia di metri di spazio e allevavo polli per sport. Nel senso: avevo un gallo e otto galline, poi si sono riprodotti a dismisura: fine. Mai ammazzata una gallina, me ne hanno rubate due ma di quello non posso sentirmi responsabile (anzi se avessi beccato chi era stato gli avrei fatto fare una brutta fine!)
      Comunque è vero, ma in effetti quando vai a comprarle non ci pensi, come a volte non si pensa quando si compra un cane o un gatto quanti animali soffrono per questo.
      Tre: non compro nulla! Ma proprio nulla nulla di quelle cose già pronte. Sono tre anni che non compro pasta pronta all'uovo, ne' biscotti, ne' torte, ne' maionese (che peraltro mi fa schifo), ne' gelati, zero. Faccio tutto in casa, risparmio un botto e so esattamente cosa mangio. E' che ho un sacco di tempo libero e me lo posso permettere, però val la pena (anche perché ho guardato cosa c'è nei prodotti cosiddetti biologici, e francamente non mi sono sentita troppo ispirata...)

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    3. Anzi, già che ci sono aggiungo un dettaglio, sperando che ci sia qualcun altro che ci pensa sopra prima di comprare (se sto cercando di boicottare le aziende produttrici di dolciumi? Sììììì!): quando sull'etichetta si vede scritto "uova pastorizzate" evitiamo di esultare dicendo "almeno sono sane, son pastorizzate!" come ho sentito dire da qualche testa fina. Non sono uova sane, sono uova vecchie, pastorizzate a non so che temperatura, e riutilizzate. Avete presente i tetrapak di albumi e di tuorli che si trovano in certi supermarket nel banco frigo? Da lì arrivano.
      Ah, Emy: se t'interessa parlar male della carne di cavallo e convincere un po' di gente che piuttosto che mangiarla è meglio mangiarsi le suole delle scarpe, ho storie interessanti da raccontarti, non sono pettegolezzi ma cose che ho visto con i miei occhi!

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    4. che brava sei Fiona! complimenti davvero :)
      ribadisco che spesso dietro la dicitura 'biologico' si nascondono tante di quelle magagne.... Ad ogni modo, io sono agli inizi ed aspiro (spero un domani non troppo lontano) a coltivare un piccolo orticello e qualche albero da frutto. O meglio, in Puglia possediamo già qualche albero ma un orto non l'abbiamo e lo bramo :) sono tutte cose che fino a qualche mese fa, ignoravo. Giuro. L'idea di un orto non mi sfiorava minimamente... come si cambia, allargando i propri orizzonti eh?

      Ma sai che io sognavo i tuorli sbattuti in tetrapak? Mi seccava dover 'sprecare' un uovo solo per spennellarlo sulla torta salata ad esempio. E mi sono sempre chiesta se esistessero (esiste il succo di limone in boccetta, perché non i tuorli?) ma mai visti. Certo, proprio gustoso non sarebbe stato. Immagino tu abbia ragione.

      Grazie Fiona, quando dedicherò un post alla carne di cavallo mi faccio sentire **

      p.s. colgo l'occasione per chiederti di mandarmi per mail la ricetta che hai mandato ad Ade; puoi? Il mio indirizzo è emymarbis@hotmail.it grazie :**

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    5. Certo, volentieri! Sei riuscita a trovare anche la ricetta della torta all'acqua? Se no ti mando anche il link di quella!

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    6. mi sa di sì, quella ce l'ho...deve solo venirmi la voglia di preparare dolci (mi manca.) :)

      grazieee

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  3. ho la fortuna di mangiare uova ( poche, come dicevi tu sono colesterolo concentrato) di produzione nostra. Teniamo una gallina ( in totale sono circa una 20ina) per gabbia ( a grandezza regolamentare). altre invece a terra ( in genere quelle che covano). purtroppo non puoi tenerle tutte libere perchè alcune sono discole e magari disturbano le altre ed è comunque difficile poter prendere uova visto che già in gabbia le beccano facilmente. per cibo, granone e non so che altro, luce naturale. Insomma a conti fatti fanno un uovo al giorno e stanno meglio di me XD
    comunque bel post di informazione e divulgazione Emy..

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    1. grazie Pier, fa piacere sentirselo dire :)

      ma avete tutti le galline? wow, è impressionante XD
      Quindi anche te, come Fiona, fuori casa eviti i cibi contenenti uova e non mangi nulla che le contenga? Confessa :P

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    2. per chi vive in paese credo sia normale XD
      oddio io non mangio tantissimo fuori casa, però così, facendo mente locale un attimo, mi sembra di non aver mangiato cibi contenenti uova... nel gelato da gelateria mi pare non mettano le uova direttamente, quindi non vale XD

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    3. ah e le galline muoiono quasi sempre di vecchiaia da noi, non ci piace molto la gallina in brodo :/

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  4. Bel post e interessante, anche se quei video li avevo purtroppo gia' visti. Il punto e' sempre quello, ed e' collegato a quello che hanno gia' detto qui sopra. Nelle grandi citta' e' impossibile avere la gallina nel pollaio, no? L'unica alternativa sarebbe andare dal contadino a prendere latte uova e formaggi. Ma ad esempio da Roma diventa impossibile, a meno che tu non conosca direttamente i metodi di allevamento - o coltivazione, perche' non e' che i pesticidi vadano meglio - che vengono usati. Quindi a volte io come altri faccio finta di non sapere, perche' l'alternativa, per me, non c'e'.
    E ti dico anche che ci sono ben altri film che a mio parere dovrebbero smuovere le persone. Lo sai che non ho una coscienza animalista, ma se vedo un film di Ken Loach o di Garrone, per citarne due a caso, mi chiedo anche io come e' possibile che la gente faccia finta di nulla. E magari stavolta sei tu che non sai affatto di cosa sto parlando. Un bacio.

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    1. Il consuno di latte, uova e formaggi causa lo stesso morte e sofferenze agli animali, anche se vengono dalle fattorie o dai contadini. Quindi è sempre meglio non consumare questi alimenti, indipendentemente dalla loro provenienza :3

      Andrea

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  5. Bè chiaro, capisco Tiziana! ma l'alternativa c'è, l'ho adottata: astenersi ;)

    Ne ho visti una marea di film e sono già bella che smossa ehehe
    E ti chiedi com'è che anche tu fai finta di nulla? Purtroppo è questo il punto. Conosco (virtualmente) tante donne in gravidanza, vegane e che cresceranno figli vegani :)

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    1. Ma tanto guarda, con tutto quello che te levano lo sono comunque :D
      sui figli vegani non sono d'accordo, ma ne riparleremo quando sarai incinta :))

      Andrea si lo so.. ma non sono per le scelte drastiche. Non fa per me tutto questo. Fiera di non essere vegetariana :D

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  6. Secondo me uno dei problemi principali è la disinformazione. Noi pendiamo dalle labbra di medici, esperti e media. Che ci propinano informazioni sbagliate, manipolate. Non siamo altro che consumatori, per loro. Gente che spende il proprio denaro per arricchire aziende e multinazionali. Dietro alle notizie che ci arrivano, ci sono sempre loro. Ci dicono ciò che gli fa comodo dirci. Hanno bisogno che la gente creda alle loro cazzate. E ci riescono. Questa è la cosa che mi fa incazzare di più. Ed ecco che, immediatamente, tutti credono che non mangiare carne faccia male. Che essere vegani non faccia bene alla salute. Che un genitore che cresce il suo bambino senza carne o, peggio ancora, senza carne e derivati animali, sia un incosciente. Io personalmente ho smesso, di credere a tutto. Le mie esperienze mi hanno portata a dubitare. Sempre. Non si tratta solo di inorridire di fronte alla realtà di un allevamento intensivo. Non è "solo" una questione etica. Non è "solo" essere animalista. Io mi rifiuto di imbottire il mio corpo di merda. E non parlo solo della carne ma di tutto. E' vero, è più facile girarsi dall'altra parte, evitare le scelte drastiche. E' più facile comprare senza pensare. Senza chiedersi cosa ci sarà dentro a quel vasetto tanto invitante. Cosa metteranno dentro a quelle merendine tanto buone. Cosa saranno tutti questi ingredienti nel bagnoschiuma che ha un profumo così buono. Io sono arrivata a una conclusione. Forse, una volta, il cibo che arrivava sulle nostre tavole serviva a nutrirci. Forse, una volta, le medicine che il medico ci dava, servivano a salvarci. Ma adesso? Adesso ci vogliono tutti malati e infelici. Perchè è solo così, che si assicurano i nostri soldi.
    Scusa Emy, se ho divagato.
    Un bacio

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    1. ma figurati! hai ragione da vendere! proprio ieri ho scoperto che dietro i vaccini ci sono case farmaceutiche che offrono denaro a medici che garantiscono un tot numero di vaccini effettuati..ed ecco che il medico preme per far sì che la povera mamma ingenua vaccini il piccolo.
      Quanta merda c'è a questo mondo.

      Poi ecco, sempre la tv ci fa credere che la Lola vive felice nei pascoli e che la gallina Rosita sta appollaiata su un cesto di paglia. Ma vaffanculo và.

      Non voglio vivere su questo pianeta, ancora. ;)

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    2. Ecco. Hai detto bene. Vaffanculo. ;)

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  7. Io comunque voglio solo aggiungere un punto, che per me è importante, perché ho (anzi, avevo) diversi amici vegetariani, che appena diventati tali hanno smesso di rivolgermi la parola. Ecco: non è che continuo a mangiare carne e derivati perché sono disinformata o me ne frego, o che altro. Io penso, da ignorante probabilmente, che ognuno fa le sue scelte, la verità in tasca non ce l'ha nessuno, e che prima di fare qualsiasi passo uno debba informarsi su tutto e decidere con la sua testa. Stop. Giusto o sbagliato che sia. Senza dire ignorante o stupido a chi sceglie diversamente, senza fare proseliti a oltranza e senza smettere di rivolgere la parola a chi non la pensa come te. E lo dico perché i vegan che una volta erano miei amici, hanno rispettato tutte queste tappe: prima dicendomi "carnivora" come se io a colazione invece che pane e marmellata mangiassi una fiorentina con contorno di polpette: tra l'altro di carne ne mangio anche molto poca, sto settimane senza vedere una bistecca, quindi non lo so... gente che poi a parlargli di insalata continua a far la faccia strana perché la verdura gli fa schifo. Vabbè. Poi stress perché si parlava solo di cambiare alimentazione, e basta: neanche un discorso sull'ultima partita di campionato, niente. Quando glielo facevo notare, mi sentivo rispondere "eh, vorresti che tutti fossero come te!" Ma anche no. CIoè, tu fai le tue scelte, che mangi carne o che mangi solo verdure son fatti tuoi. Lo so, ne prendo atto, mi informo del perché fai le tue scelte, posso cambiare anch'io fin dove mi sento, ma la cosa finisce lì. Tu non devi cambiare per me, ne' io per te. Da quel momento, ostracismo. Okay, problemi vostri.
    Quindi il mio discorso qual è: io sono per la libertà ad oltranza, per ognuno. Non mi piacciono gli estremisti ne' da una parte ne' dall'altra, e spero sinceramente che sapere che comunque non ho intenzione, pur con tutte le informazioni di questo mondo (perché non credere, ma non ho solo letto e guardato la tv, ma ho visitato allevamenti, un'idea me la sono fatta) di diventare vegana, finisca per interrompere qualsiasi forma di dialogo. Mi dispiacerebbe, lo dico sia per te che per Ade (visto che ha risposto ne approfitto) perché mi sembrate due persone con cui vale la pena di parlare, ecco, tutto qui!

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    1. Fiona ma figurati, ti sembro il tipo che si incazza e non rivolge più parola? Affatto. Tutti i miei amici non sono vegani. Spesso fanno battutine fuori luogo ma ci passo sopra, lo fanno per provocarmi e sperano che ceda...se mi incazzassi e portassi rancore sarebbe la fine!Quindi sorrido :P
      Io non ho chiesto a nessuno di rispettare la mia scelta anche perché non sono mai andata a fare propaganda e a dire, a tavola, 'quello che mangi, non va bene'. Fino a qualche mese fa lo mangiavo anch'io, non me la sentirei di fare la cosiddetta maestrina. Il blog è diverso, vi ho chiesto se vi avrebbe fatto piacere leggere qualcosa del genere perché io avrei gradito che qualcuno l'avesse chiesto a me. Ha vinto la maggioranza e vi scrivo con piacere. La premessa al post è doverosa perché mesi fa mi è stato detto che usavo TONI INADEGUATI e che davo dell' ASSASSINO. Ma scherziamo? Questo è un tono inadeguato? Io penso però che molti non veg, abbiamo paura e la coda di paglia fa perdere loro la ragione. Ne sono convinta.

      Quindi ecco, questo per dire che apprezzo (e mi sembra ovvio) chi mi si avvicina incuriosito e mi chiede e alla fine mi ringrazia perché pensa di aver imparato cose che prima non sapeva. Non sai quanto mi fa piacere :) poi ciao, tu mangi la carne io continuo a selezionarmi le ricette.

      Mi dispiace per le tue esperienze con altri veg, davvero.

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    2. Ecco, io se mi trovassi a tavola con te mai e poi mai ti farei la frecciatina per convincerti a mangiare una bistecca! Però informarmi mi fa piacere ed è utile: io per esempio sto gradualmente togliendo dalla mia alimentazione il burro e la panna, ma a chi chiedo lumi su come sostituirla se non a chi proprio non la mangia? Mi hanno detto "usa quella vegetale" grazie al cavolo, oltre ad essere infarcita di grassi idrogenati che fanno malissimo, mi fa pure più male di quella vera, non lo so! CI saranno pure delle alternative (spero).
      Purtroppo mi trovo sempre ad avere a che fare con gli "estremisti entusiasti", che spaziano allegramente dai computer al biologico e quant'altro, a me piace lo scambio di opinioni, non sono molto contenta di dialoghi che finiscono con "sì, hai ragione" giusto per far contento il mio interlocutore!
      E comunque, per concludere, visto che di solito chi ha la coda di paglia è perché non ha il minimo argomento serio per controbattere... che vada pure a farsi un giro! La chiusura mentale non l'ho mai sopportata!

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    3. Quoto Emy in tutto e per tutto.
      Fiona, adoro scambiarmi le ricette con te anche se tu metti la pancetta e io le zucchine. Ci mancherebbe. :)
      Credo che la nostra sia una scelta personale. Una cosa che viene da dentro. Nessuno te la può inculcare. Non mi sognerei mai di fare propaganda, come dice Emy, o di guardare male amici e non che si mangiano la bistecca. Io sono io e questo è il modo in cui vivo. E' così che mi piace essere. E ognuno è libero di fare le proprie scelte, cacchio. Non ho mai avuto problemi con gli amici, anzi. Superato il periodo "battutine", il periodo "ma quindi non mangi neanche il prosciutto" e il periodo "ah sei vegetariana? Vabbè se vuoi c'è il pollo", tutto è andato per il verso giusto :D
      Poi è vero che ci sono anche quelli che, come i tuoi amici, ti emarginano perchè rifiuti di essere come loro. E io non condivido questo modo di fare. Per niente.
      Se poi le persone che mi stanno accanto vogliono "imparare" (lo metto tra virgolette perchè sia ben chiaro che io non voglio insegnare niente a nessuno. Semplicemente condivido i miei pensieri e le mie idee e, spesso, chi mi vuol bene si avvicina da solo al mio "mondo") qualcosa da me, ben venga. Ma sta a loro. Per me è già un traguardo sapere che la mia amica non compra più cosmetici testati sugli animali, o che mio padre sta attento comprare le uova biologiche e non quelle da galline allevate in batteria, o quando le mie amiche mi chiedono quando le riporto a mangiare nella gastronomia vegan tanto buona. :) Son piccole soddisfazioni, no?

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    4. Ben detto! Stiamo pur dimostrano che ben tre ''mondi'' differenti riescono a comunicare pacificamente e senza prevaricare l'altro, no?
      Io certa gente non la capisco, ma d'altronde che vuoi capire da uno che ti dice 'ah sei vegetariana? quindi il pesce lo mangi'. No ciccio, ti sarà sfuggito qualcosa dall'album delle figurine degli animali,in terza elementare.
      Pazienza e Amore. Pazienza e Amore a go go :P

      p.s. Fiona sulla panna mi cogli impreparata, ho usato la panna vegetale mesi fa e non ho notato alcuna differenza nel gusto. tutto qua ;)

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    5. Ahahahah lo sai che un pò mi mancano le risposte dei primi tempi da vegetariana? Mi facevo certe risate! Davvero ci son persone che pensano che il prosciutto cresca sugli alberi :D
      Emy ma su vegan blog ci guardi?
      Fiona per la panna anch'io non posso aiutarti perchè, come già sai, non la amo particolarmente e le poche volte che la uso la prendo di soia al negozio bio..

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  8. idem per me, il naturasì quello passa XD
    mentre per il parmigiano vegan, la mozzarella vegan ecc ecc ordino online o compro da stand quando ci sono sagre :) (tipo vegusto, vegourmet, iBi..)


    sì ci guardavo i primi tempi, ora mi arrangio come posso :)
    deve tornarmi la voglia di cucinare, caxxo!

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  9. Daiiii devi darmi qualche dritta perchè io on line non ho mai ordinato niente!!
    Ci sono anch'io tra i veg chef ;)
    Ma con questo caldo chi è che ha voglia di cucinare?? Solo io che sono un'intrepida! :p

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    1. Su I vegan c'è di tutto! è un sito molto conosciuto per gli ordini online :) solo che non ha la marca Vegusto, che a me piace.

      il 15 luglio c'è un vegan fest a Cesena! venite! venite!!!!

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  10. Mozzarella vegan? Uh, questo sì che mi interessa molto! Anche perché sono intollerante ai latticini, inspiegabilmente l'unica cosa che non mi fa male è il gelato (ma lì vuol dire che il mio stomaco sa e capisce, al gelato non si può rinunciare), e sinceramente l'effetto combinato pizza+coca cola comincia a scocciarmi. Dove si compra? Scusa ma per certe cose parto proprio dall'ignoranza totale :) Comunque Ade siamo in due, io poi proprio non posso farne a meno di cucinare... mannaggia devo fare pure il pane oggi!

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    1. http://www.lasveganshop.it/prodotti.asp?shop=1100&intProdID=106 qui Fiona! questa è la più buona provata fin ora!
      Il parmigiano della Vegusto è qualcosa di strepitoso!!! Vegusto ha il sito on line!!!

      il pane? Ti odiooo :P

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  11. Dai, che non è difficile come sembra! Se prima o dopo ti venisse voglia di provare, ho una ricetta di pane senza impasto che ho appioppato persino a mio padre, che adesso lo fa due volte la settimana (ho creato degli altri mostri!), è semplicissima e ti prende sì e no mezz'ora, spero prima o dopo di riuscire anceh a postarla nel blog! Proverò a comprare la mozzarella, sicuramente non mi darà gli stessi problemi di quella vera, poi ti saprò dire com'è, grazie mille!

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    1. Ah, anche il sito di Vegusto m'ispira parecchio, ho trovato più di qualcosina molto interessante! Grazie grazie grazie! :)

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    2. figurati! solo i prezzi spaventano ;)

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  12. Io voglio la ricetta del pane!! Io io io!!!
    Grazie Emy ci guardo subito e poi ti dico! Se ci hai già ordinato tu mi fido :D
    Veg fest?? Se convinco Mister Ade ci vengo si! Tu quando vai? Il 14 o il 15?

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    1. Domani la trascrivo a pc e te la spedisco, ce l'ho nel quadernino delle ricette, non prendere paura che è un papiro di roba ma è più facile di quello che sembra! :)
      Spero che ne diano una anche a settembre di queste fiere, io sono sfigata con le domeniche, finché non vado in ferie non c'è proprio speranza! :( E dalle mie parti figurarsi, pensate che tre anni fa avevano fatto una fiera del coniglio per incentivare il consumo di carne di coniglio... Cioè, io avrei fatto un carico di quei conigliotti belli morbidi e me li sarei portati tutti a casa, ce ne fosse stato uno brutto!

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  13. Ma è un'impressione o su Vegusto non hanno prodotti a base di soia?? -_- questa cosa mi puzza assai

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    1. ti riferisci a quel link che mi avevi mandato sul fatto che la soia fosse dannosa? Semplicemente la Vegusto usa altri prodotti, la soia non è mica indispensabile. I formaggi, ad esempio, sono fatti con acqua, oli grassi non idrogenati, burro di noci, fecola, lievito, salgemma, betacarotene.. insomma tutta roba naturale! :)


      p.s. non vorrei fosse una cagatina e che venissi apposta per poi restare delusa però :( Andrea dice che non lo è!! :P
      Dimmi te quando sei libera e vengo quel giorno **

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    2. Si si ho visto :) però mi ha fatto specie che non ne abbiano neanche uno piccolo piccolo :p comunque mi sono iscritta sia lì che su Ivegan! Prima o poi ordino qualcosa! Anzi se hai da consigliarmi ben venga :)
      Io volevo andare al veganfest a lucca quest'anno (era a lucca?) solo che l'amica che mi doveva accompagnare alla fine ha paccato e quindi niente. Mi piacerebbe venire a Cesena... prima però devo convincere l'uomo o al limite risentire l'amica (anche se non è molto affidabile). In ogni caso io penso che verrei di Domenica perchè il Sabato lavoro fino alle due. O al limite potrei partire Sabato pomeriggio e fare un giorno e mezzo lì. Boh :D Comunque ti dico :)

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    3. sì vicino Lucca, anche noi ci avevamo pensato ma non potevamo andarci.... Andrea è stato alla sagra del seitan vicino Firenze perchè lui abita praticamente nei paraggi ma io ero in puglia :/
      E comunque non ho letto di gente soddisfatta...meglio così ;)

      p.s. certo, aspetto news :*

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  14. Ciao Emy,
    capito sul tuo blog oggi per la prima volta, arrivando da casa di Simo :)
    Eeee niente, mi piace.... :)
    Sono vegan pure io, e più leggo e mi informo, più sono convinta di questa scelta!
    OK detto questo, penso che continuerò a seguirti perché al di là del fatto che quando sei vegan trovare qualcun'altro "della tua specie" è bello ;) mi piace anche il tuo modo di scrivere!!
    a presto!
    ari

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    1. ciao Arianna, è fantastico :) benvenuta!!! piacere mio

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